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lunedì 9 giugno 2008

Pretendiamo una "VIa Almirante"

Non dedicare una via ad Almirante onestamente mi sembra una cazzata.
Inizio in questo modo così desueto per farvi capire subito come la penso: sono contrario al genere di strumentalizzazioni politiche che si fanno sull'intitolazione di una strada ad un uomo che, nel bene e nel male, è stato un rappresentante dello stato. A prescindere da tutto, che possano piacere o meno le sue idee, che si possano condividere le sue posizioni, che ci si possa identificare nel suo messaggio, quell'uomo merita che gli sia riconosciuto l'onore di vedersi dedicata una via della Capitale a peritura memoria. Diamine, le abbiamo dedicate a Carlo Giuliani (e tutti quanti sappiamo bene cosa abbia fatto Giuliani per meritarsi questo onore) e non vogliamo dedicarle ad Almirante?!? Ora, qualcuno di voi mi potrà dire che è un oltraggio alla Repubblica intitolare strade della Capitale a dei fascisti, ed io vi rispondo che è un oltraggio altrettanto grande dedicarle ai comunisti così come a militanti di ogni altro partito politico che si sia macchiato di stragi e di crimini contro l'umanità. Perciò ci si pone davanti un bivio: o si dedica una strada ad Almirante in quanto uomo dello stato ed italiano meritevole di tutti gli onori del caso, o si ritirano tutte le dediche a Marx, Lenin, Stalin, Berlinguer e Togliatti che ci sono in giro; altrimenti decidiamo che tutte le strade di Roma si indichino con un numero come si fa in america. A voi l'ardua sentenza.
la Primula Rossa

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