Anche ieri i miei coetanei hanno dato prova di grande maturità occupando le scuole. Un gesto chiaro e significativo, segno di rispetto nei confronti della libertà di studio, in effetti, che sistema migliore c'era per difendere la possibilità di studiare se non quella di evitare di far studiare tutti quanti?
E' mio parere che si sia necessario far valere le proprie idee, ma nelle sedi e nei modi corretti, non occupando deliberatamente uno spazio che per definizione dev'essere di tutti e per tutti in nome di una battaglia, se pur condivisibile, così non si fa altro che alimentare la controparte che già naviga col vento in poppa.
Sia chiara una cosa, però, io non sò se la Gelmini stia facendo la cosa giusta, neppure se stia dicendo solo sciocchezze, sò solo che la scuola così non può andare avanti. Non sò se sia colpa dei troppi insegnati, dei genitori troppo protettivi o degli alunni troppo cretini, sò solo che le cose vanno cambiate.
Per questo io non mi sento di contestare il Ministro perchè tenta di porre rimedio a questa non semplice questione, anzi, apprezzo lo sforzo di un ministro di centro destra che cerca di cambiare qualcosa in uno di quei campi che è stato per anni di solo appannaggio delle sinistre, non che la cosa sia stata del tutto negativa, ma è un segno che ci si sta aprendo ad una nuova logica democratica. Un tentativo di riformare, solo questo.
Certo che, se ci saranno ancora persone che andranno nelle università a barricarsi in aula o inpediranno l'accesso agli studenti, bisognerà fare qualcosa; per quel che mi riguarda chiamerei i carabinieri seduta stante perchè nessuno, e dico nessuno, mi può dire cosa fare e cosa pensare, se voglio sciopero sennò ho il diritto e il dovere di entrare come te che stai fuori.
E' solo una questione di libertà individuale, oltre che di studio. Poi ben vengano i gioani inpegnati, anche se son di sinistra o di dove vogliono loro.
la Primula Rossa
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